venerdì 30 agosto 2013

Teaser capitolo 4

“Ricordi quando abbiamo volato sull’aereo in Africa?” chiese Penny, provando a fare del suo meglio per rimandare il riposino. “Certo.” “C’è voluto tanto tempo.” Sospirò drammaticamente e abbracciò al petto il coniglio di peluche. “E’ vero.” “Ricordi quando tu e io siamo tornati dall’Africa?” “Io e te. Si, mi ricordo.” “Ci abbiamo messo tanto tempo.” “Tanto, tanto tempo,” concordai . “Ti ricordi quando tu e io abbiamo dormito sull’aereo?” “Io e te abbiamo dormito sull’aereo,” la corressi. “Si, mi ricordo anche quello.” Si comportava come se tutto questo fosse accaduto molto tempo fa. Forse per una bambina di quattro anni qualche settimana era tanto tempo.

giovedì 22 agosto 2013

Teaser capitolo 3

“Sembri davvero la ballerina più bella del mondo!” Alice tirò su Penny e la fece girare intorno. “Lo sai che non dovresti sollevarla nella tua… condizione.” “Sono incinta non disabile,” disse, sollevando gli occhi al cielo “Che ci fai qui?” “Non hai tante cose di cui occuparti oggi? Porterò Faith alla lezione di danza al posto tuo.” Mi guardava come se fossi tonto. Scossi la testa. “Non devi farlo per forza, Al-“ “Questo è ciò che fanno le famiglie, Edward. Ci aiutiamo l’un l’altro. Non devi fare tutto da solo.” Era la stessa cosa che Esme mi aveva detto ieri sera quando lei e Carlisle erano passati per portare Penny a prendere del gelato.

venerdì 16 agosto 2013

Teaser capitolo 2

Gettai un pò di cibo per cani nella ciotolina rosa di ceramica. Aveva il nome Cupcake scritto orgogliosamente sopra a quello che potrei considerare uno stampatello eccellente per una bambina di quattro anni. Mia zia l’aveva portata in una di questi negozi di ceramiche fai-da-te e le aveva fatto trascorrere un’intera giornata a dipingere cose per tutta la famiglia, Cupcake inclusa. Io avevo un’adorabile e sfavillante statua della libertà viola, verde e blu sulla scrivania in ufficio per quel giorno con nonna Esme. Il funghetto bianco e tondo ai miei piedi stava scuotendo la coda in attesa di mangiare. “Cerca di non fare un casino, bastardina,” borbottai, allontanandomi e lasciandola alla sua colazione. Charlotte scuoteva la testa mentre rientravo in cucina. “Avere un cucciolo le insegnerà ad essere responsabile. Dovrà dargli da mangiare ogni mattina e pomeriggio. Dovrà portarla a passeggio e giocarci. Senza dimenticare di pulirla subito dopo. Te lo prometto, Char, non dovrai pulire ciò che ha sporcato.” Mi faceva il verso, usando le mie stesse parole contro di me. La sparai grossa quando comprai il cane. A livello razionale credevo potesse essere un'esperienza educativa importante per Pennycara. Ovviamente tutto ciò durò un paio di giorni. Poi per lei risultò un compito troppo arduo. Mi pregava di farlo al posto suo e io cedevo su tutta la linea ogni volta. Ancora mi rompono le palle ‘per sta storia.” Allungai la nuca e trascinai i piedi al tavolo. “Potresti non cominciare stamattina. Ho avuto un visitatore nel bel mezzo della notte, che mi ha tenuto sveglio con il suo russare rumoroso.” La piccola meraviglia dai capelli color rame aggiustò la bambola che era appoggiata sul suo grembo mentre cercava di fare colazione. Alzò lo sguardo verso di me con quei grandi occhi marroni da cerbiatta e arricciò quelle labbra a forma di cuore. “Io non russo, papi.” Il suo tono indignato mi fece pensare immediatamente alla madre a cui tanto intimamente somigliava. “Lala, digli che non russo.”

Riflessione

Ma bonjour.... Non ve l'aspettavate, vero? Ditemi la verità:-) Da quel che ho capito ci sono alcune persone che hanno letto il primo capitolo e pensano che Bella sia morta. Purtroppo non posso rispondere a nessuna domanda su Bella altrimenti rovinerei tutto. L'autrice quando ha scritto Once Upon a Saturday non aveva alcuna intenzione di distruggere Friday at Noon. Abbiate fiducia e non rimarrete deluse, ve lo prometto. Date una chance a Daddyward. Non riuscirò ad aggiornare prima di lunedì per cui vi lascio con un regalino che spero sia gradito, il teaser del secondo capitolo.

mercoledì 14 agosto 2013

Coming up SEQUEL

Mie care.... Non so come dirverlo ma oggi posterò il primo capitolo del sequel di Friday at Noon. Ebbene si come promesso l'estate è espolosa e io sono di nuovo qui... Sono certa che impazzirete per il magnifico, fantasmagorico Daddyward. Il titolo è Once Upon a Saturday. A più tardi!!!!

martedì 30 luglio 2013

The edge of never

The Edge of Never (The Edge of Never, #1)The Edge of Never by J.A. Redmerski
My rating: 4 of 5 stars

Commovente, elettrizzante! Un libro davvero eccezionale... voglio un tatuaggio di Orfeo... anche il tatuaggio di Euridice.... e non dico altro...

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mercoledì 3 luglio 2013

The bookstore by Deborah Meyler

Impressionable and idealistic, Esme Garland is a young British woman who finds herself studying art history in New York. She loves her apartment and is passionate about the city and her boyfriend; her future couldn’t look brighter. Until she finds out that she’s pregnant. Esme’s boyfriend, Mitchell van Leuven, is old-money rich, handsome, successful, and irretrievably damaged. When he dumps Esme—just before she tries to tell him about the baby—she resolves to manage alone. She will keep the child and her scholarship, while finding a part-time job to make ends meet. But that is easier said than done, especially on a student visa. The Owl is a shabby, second-hand bookstore on the Upper West Side, an all-day, all-night haven for a colorful crew of characters: handsome and taciturn guitar player Luke; Chester, who hyperventilates at the mention of Lolita; George, the owner, who lives on protein shakes and idealism; and a motley company of the timeless, the tactless, and the homeless. The Owl becomes a nexus of good in a difficult world for Esme—but will it be enough to sustain her? Even when Mitchell, repentant and charming, comes back on the scene? A rousing celebration of books, of the shops where they are sold, and of the people who work, read, and live in them, The Bookstore is also a story about emotional discovery, the complex choices we all face, and the accidental inspirations that make a life worth the reading Esme è una ragazza inglese di ventitre anni ed è a NYC per lavorare al suo dottorato di ricerca alla Columbia. E’ molto felice, si è innamorata della città, le piace il suo appartamento e adora la sua vicina; ha perfino un ragazzo, Mitchell bello, ricco e affascinante e poco più grande di lei. Tutto sembra andare alla perfezione finchè un giorno, Esme si sveglia con una strana sensazione in petto, certa di aver dimenticato qualcosa di fondamentale anche se non riesce a ricordarsi cosa. Ed è all’improvviso che arriva la realizzazione. Esme è incinta. Prima di riuscire a dirlo al suo ragazzo… lui la molla ed è da quel momento in poi che la vera storia inizia! Dopo aver deciso di tenere il bambino, Esme deve iniziare ad organizzare la sua nuova vita e per prima cosa ha bisogno di uno stipendio extra oltre a quello che percepisce per il dottorato, per cui accetta di lavorare part-time alla sua libreria preferita, The Owl. I suoi colleghi, vivaci e folcloristici diventano la sua seconda famiglia accompagnandola nel suo viaggio verso la maternità. Quando ho cominciato questo libro avevo parecchie aspettative. Mi piaceva l’idea dell’ambientazione in questa libreria molto indie e le descrizioni dei tanti coffee shop, ristoranti e musei frequentati dalla protagonista. Un'altra nota importantissima è che la Meyler scrive molto bene, la narrativa è ben costruita e i personaggi sono certamente interessanti. Se amate i vecchi libri, la storia dell’arte e le citazioni questo libro fa decisamente per voi. Personalmente ho avuto serie difficoltà a trovare una connessione emotiva con Esme, priva di espressività nonostante i mille interessi. Ma credo dipendi soprattutto da me. Da non perdere. Grazie a Netgalley per avermi dato l’opportunità di leggere questo libro in cambio della mia onesta opinione.