giovedì 26 luglio 2012

Sono una pessima ragazzaccia

Sono una pessima ragazzaccia, ho lasciato scivolare il blog come se niente fosse, anche se non mi pento di aver dato priorità alla storia piuttosto che ai post.
Però mi dispiace.
Sono tornata dalle ferie e pronta per gli outtakes, anche se non so ancora cosa pensate di Beautiful Storm. A settembre inserirò una sessione sui libri, se vi va di seguirmi ne sarò felicissima.
A presto
Marti

venerdì 13 aprile 2012

Teaser Capitolo 26

La scorsa settimana Rose ha licenziato Bella per essersi data malata quando in realtà non lo era. Vi ricordo che nel primo capitolo Jessica ha fatto la stessa cosa e anche lei era stata licenziata. Quella era la ragione principale per cui Bella aveva dovuto lavorare nella sala privata. Cosa succederà? Ecco un piccolo assaggio

Teaser capitolo 26

Vuoi che apra io la porta?” Chiesi, provando con una certa difficoltà a non mettergli fretta ma sentendomi sempre più ansiosa quanto più a lungo rimanevamo lì in piedi. Questa faccenda si stava rivelando più stressante di quel che pensassi. Non ero entrata lì dentro dal giorno in cui Alec morì. Una parte di me pensava che se avessimo aperto la porta saremmo stati salutati dalla sua faccia sorridente e dai suoi occhi brillanti.

Edward fece due respiri profondi. “No. Lo farò io.”

Sentii il tocco gentile di Tyler sulla la spalla. Lui ed Emmett ci circondavano su ogni lato. Tyler non faceva mai niente per sbaglio. Guardai nella sua direzione. Mi rivolse un sorriso rassicurante, provando ad alleviare la mia preoccupazione. Oggi avevamo parlato un bel po’ riguardo tutto questo mentre venivamo a lavoro.

James avrebbe dovuto incontrare un giudice mercoledì ma non si era presentato in aula. Era scappato, fuggendo dalle autorità e dagli uomini che Edward aveva assunto per osservarlo. Edward pensava che molto probabilmente avesse lasciato il paese per cercare un nascondiglio. Io mi sentivo molto meno sicura riguardo quello scenario. Io ero certa che sarebbe venuto per Edward, per ottenere la sua vendetta. La sicurezza era stata raddoppiata per farmi sentire meglio. Era una buona cosa che Emmett non fosse stato licenziato. Edward aveva Emmett e Garrett con lui mentre io avevo Tyler e Liam con me in ogni momento.

Anche con tutto il casino James, avevo deciso che avrei supportato qualunque cosa Edward volesse fare e mi sarei affidata ad Emmett per aiutarmi se non fosse andate bene. Emmett aveva dato il suo supporto a Edward attraverso alcuni dei suoi momenti più bui. Aveva trovato dei modi per incoraggiarlo e spingerlo oltre l'.scurità Se avevamo una soluzione di back-up, non c’era nessun altro che volevo sull’altro lato di Edward.

“Sei pronta?” chiese Edward, allontanando i suoi occhi dalla porta per la prima volta. Mi strizzò la mano e cercò una mia reazione.

Sorrisi verso di lui. “Sono pronta.”

A presto!!!

lunedì 19 marzo 2012

Teaser Capitolo 24

So di aver saltato lo scorso aggiornamento ma la settimana passata l'influenza ha vinto 3-0 mettendomi KO.

Ho recuperato nel week end per cui conto di rimettermi presto in paro. Un assaggino per voi...


Dammi un penny,” pretese come il miliardario prepotente che ricordavo. Tirò fuori la sua mano impazientemente mentre Tyler e Emmett cercavano nelle loro tasche. Emmett lo tirò fuori per primo e lo posò sul palmo di Edward.
Edward si inginocchiò così da essere allo stesso livello della bambina. Tenne il penny in alto. I bambini di questi tempi ricevevano un dollaro dal topino dei denti. Un penny non avrebbe fatto colpo.

Credi nella magia, Caroline?” Le chiese. Lei annuì. “Questo sembra proprio un noioso penny, giusto?” Lei annuì di nuovo. “Ah, ma con un pò di immaginazione, possiamo farlo diventare un penny magico. Sei pronta?”
Sia io che Caroline annuimmo.

Okay, ho bisogno che pensi al tuo posto preferito del mondo intero.” Edward procedè a muovere il penny tra le sue dita da mano a mano. “Stai pensando a quel posto?” Caroline annuì mentre pensieri delle Fiji volavano nella mia testa. Edward mosse una mano sopra l’altra, e il penny era sparito.

Dov’è andato?” chiese, guardano alle sue mani vuote.

Dimmelo tu. A quale posto stavi pensando?”

venerdì 2 marzo 2012

Teaser capitolo 23

I tempi sono maturi. Ecco a voi il teaser:
La mano di Jared mi toccò il gomito mentre finimmo di servire il suo tavolo. Jared era qui. Jared voleva stare con me. Jared pensava a me in ogni momento.
Grazie per l'aiuto,” sussurrò vicino all'orecchio. La sua vicinanza mi faceva sentire qualcosa, qualcosa che non riuscivo bene ad afferrare.
Sorrisi mentre mi allontanavo quando notai Angela servire un tavolo con un vassoio che era fin troppo pieno. Uno dei piatti era imperticato pericolosamente al bordo del vassoio. Mi diressi lì, rimproverandola nella mia mente per non aver chiesto aiuto a qualcuno per servire il cibo. Tirò fuori un'altro piatto dal vassoio, causando la caduta del piatto già pericolosamente bilanciato all'estremità. Mi sbrigai, provando a tenerlo ma fallii. Il piatto si ruppe mentre colpiva il pavimento e le capesante della baia di Nantucket si sparsero ovunque.
Rosalie l'avrebbe licenziata.
Finisci il servizio,” le dissi severamente mentre i suoi occhi si riempirono di paura.
Mi accucciai, provando a pulire quel macello. Jared era improvvisamente lì con me. La sua mano afferrò la mia prima che prendessi un pezzo di piatto rotto. Sentii il mio viso andare in fiamme al suo tocco.
Fallo prendere a me quello, mia bella Bella. Non voglio che ti tagli.”
Per favore non dirlo a Rosalie,” lo pregai.
Un paio di scarpe di pelle vistosamente-costose apparirono di fronte a me, e la persona si inginocchiò su un ginocchio con un fazzoletto in mano.
Rosalie dovrebbe essere sufficientemente distratta al momento.”
Chi, cosa, quando? Mi sa che ho già scritto troppo..

domenica 19 febbraio 2012

Friday at Noon Video Part 1

Teaser capitolo 22

Tutti voi volete sapere quando Edward tornerà. Cavolo, è appena andato via. Va bè, diciamo che tornerà presto. Quanto presto? Non ve lo dico. Però vi lascio un piccolo teaser per l'attesa.

Fridays at Noon Capitolo 22 teaser


Camminai verso casa dal lavoro dal momento che era una bella giornata e non avevo più una macchina. Ci stavo lavorando, mettendo da parte dei soldi per comprare qualcosa di usato ma affidabile. Non potevo permettermi di prendere la macchina che Edward aveva comprato per me tempo fà. Troppi brutti ricordi attaccati ad essa. Jasper era abbastanza generoso da prestarmi sempre la sua macchina, quando avevo bisogno di guidare da qualche parte, dove i mezzi pubblici non potevano portarmi. Una delle molte ragioni per cui era ancora il mio migliore amico.
Speravo che un pò di aria fresca potesse aiutare la mia testa sovraffollata. Mentre aspettavo all’angolo che la luce del semaforo cambiasse, non potei fare a meno di notare un Audi nera con i vetri oscurati parcheggiata sulla strada. La sua familiarità mi fece fermare. Non era che conoscessi nessuno che ne possedesse una; era più la sensazione di averla vista prima. Ero certa di averla già notata all’uscita dell’Eclipse, fuori dal mio appartamento, in giro per la città. Qualcuno mi stava seguendo? Mi rimproverai per la mia paranoia. Non c’era nessuno che mi seguiva. James si era completamente dimenticato di me perchè Edward aveva fatto lo stesso.

Attraversai la strada e notai che l’Audi si immise nel traffico. Provai ad ignorarlo ma mi trovai a cercare di catturare uno sguardo dell’autista mentre passava. Non ebbi fortuna. Si diresse verso ovest mentre io mi dirigevo a nord. Evidentemente, mi stavo immaginando le cose. Nessuno mi stava seguendo. La preoccupazione era derivata da una vita che conducevo in un’altra vita. Essere sorvegliata ventiquattro ore su ventiquattro perché uno psicopatico mi veniva dietro era una cosa che poteva segnare una persona.

Camminavo e scrivevo a Charlotte.

Ricordami che sono solo paranoica quando vedo delle macchine nere con i vestri oscurati.

Lei era la sola con cui parlavo di questo tipo di cose. Cenavamo insieme una volta alla settimana. Edward l’aveva lasciata qui per me. Almeno era quello che dicevo a me stessa. Lui una volta mi aveva promesso che lei sarebbe stata mia per sempre. Lei era la mia mamma della costa occidentale, mi trattava sempre come se fossi uno dei suoi figli.


Annota il numero della targa. Non è mai una brutta cosa stare sul sicuro. Conosco qualcuno che potrebbe controllarti…
Non volevo che passasse alcuna informazione ad Edward. Lui era lontano a curarsi. Sentire che ero stata possibilmente seguita non avrebbe aiutato con quel processo. Prima che potessi risponderle, mi spedì un altro messaggio.


Intendevo Peter. Non l’altro.
L’altro. Sorrisi e alzai gli occhi al cielo. Lei era così attenta nei miei confronti. Non parlavamo spesso di Edward, e non dicevamo mai il suo nome. Era stupido, ma lo rendeva più facile.



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Già ha totalmente lasciato Charlotte a casa per Bella.

venerdì 10 febbraio 2012

2 outtake e teaser capitolo 21

Miei gioielli nel corso dei prossimi giorni arriveranno tante tante tante cosine, due outtake e il capitolo 21.

Per i prossimi outtake creerò una nuova storia chiamata Friday at Noon Outtake dove il resto degli outtake andranno a finire.

Il primo parlerà del tentativo di terapia di Edward mentre il secondo sarà un viaggio nella mente di Liam.

Entrambi molto interessanti.

Ma so che ciò che desiderate di più è il teaser del capitolo 21 per cui ecco a voi un piccolo assaggio.



Guardai verso Jake, che tutta la settimana aveva promesso di non commentare i miei guai correnti. Era la condizione che doveva rispettare se voleva cheuscissi con lui. Era stato bravo nel non attaccare Edward fin ora, anche se sapevo che lo stava uccidendo il non farlo. Era facile biasimare Edward, ma non era colpa sua. Lui era la vera vittima in tutto questo. James stava ottenendo esattamente ciò che voleva. Edward era più solo di quanto fosse mai stato.
Dopo che decidemmo a chi toccasse il conto, il mio telefono squillò. Lo tirai fuori e trovai un messaggio di Edward.

Vieni da Charlie.

Fissai le parole sullo schermo per un minuto. Era qui. Riuscivo sentirmi il cuore battere nel petto. Mi alzai e un sorriso enorme si disegnò sul mio viso.

“Ho bisogno che qualcuno mi dia uno strappo da papà.”

lunedì 6 febbraio 2012

Teaser capitolo 20

Cosa succederebbe se Edward si imbattesse in uno dei territori minati di Bella?


Beh, è quello che succede nel prossimo capitolo. Ecco un piccolo estratto

FAN Teaser capitolo 20

Bella, andiamo. Fermati,” mi pregava Emmett mentre tentava di tirare fuori le cose che stavo gettando nello scatolone sulla mia scrivania.

Smettila di tirare fuori le cose dallo scatolone!” Urlai, incapace di controllare i sentimenti che stavo provando. Le mie mani stavano tremando, e potevo a malapena vedere attraverso la montagna di lacrime che stavano scivolando dai miei occhi.

Emmett mi afferrò dai polsi mentre faticavo a rimettere le cose nella scatola. “Odio vederti così arrabbiata. Siediti e calmati almeno un secondo. Sei troppo nervosa per prendere delle decisioni. Finirai per fare qualcosa di cui ti pentirai. Fermati, siediti, fai qualche respiro profondo.”

Beh, ma grazie tante, signor Ovvio, ma non posto stare qui. Non posso lavorare qui. Voglio dire, non ho mai veramente lavorato qui!” La verità dietro queste parole forzarono altre lacrime e i singhiozzi si liberarono.

Non avevo mai lavorato veramente all’University Prep. Aro non aveva ricevuto il mio curriculum o mi aveva chiamato per un colloquio per una posizione precisa. Non mi ero misurata contro altre persone qualificate per il lavoro. Non avevo conquistato nessuno con la mia personalità carismatica durante il colloquio o con le mie favolose raccomandazioni. No, il mio lavoro era stato comprato. Pagato in pieno dal solo signor Edward Masen, Jr. Il solo pensiero mi faceva vomitare.



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E' tanto tanto arrabbiata. Sarà una corsa folle questa settimana.

sabato 28 gennaio 2012

Outtake EPOV

Nel prossimo capitolo, facciamo un break dalla nostra situazione attuale e faremo un piccolo passo indietro. C godremo i pensieri di Edward nel quarto capitolo, ovvero il capitolo dove Bella decide di dare al nostro Pennyward una seconda chance?

Vi piace l'idea?

Ci vuole un pò di leggerezza.

Ecco una piccola anticipazione..


Avevo aspettato che venerdì arrivasse per tutta la settimana. Isabella, alias La-Cameriera-Che-Aveva-Osato-Mollarmi, avrebbe rimpianto il giorno in cui aveva fregato Edward Masen. Avevo chiesto a Peter di raccogliere qualche informazione. Sfortunatamente la ragazza era candida come un giglio, cosa che mi aveva lasciato davvero poco con cui cavarmela, ma poi avevo ricevuto una chiamata da Lauren. Lauren era in città per un lavoro e così avevo cominciato a pianificare la mia vendetta, una vendetta che era all’incirca un metro e ottanta e aveva gambe e tette per cui qualunque femmina avrebbe ucciso. La mia vendetta avrebbe ridotto in frantumi Miss Swan.

Lei lo meritava? Oh, certo che sì, decisi. Una volta ripresomi dallo shock iniziale per la sfrontatezza che aveva dimostrato, ero stato indeciso tra l’essere un pochino felice o tremendamente incazzato. Per la maggior parte della settimana l’ago della bilancia aveva decretato incazzato nero, ma c’era una piccola parte di me che provava stupidamente qualcosa che non mi aveva mai sfiorato prima: speranza. Speranza che magari ci fosse in questo mondo qualcuno che non mi vedesse solo con il simbolo del dollaro stampato in fronte. Era da imbecilli pensarlo, è vero, perché era l’unica cosa visibile a chiunque, l’unica che avessi mai concesso di vedere. Isabella di sicuro non era diversa, dissi a me stesso.

Emozionate?

Io terribilmente.

Chi di voi voleva sapere cosa passava nella testa di questo meraviglioso zuccone?

A presto

martedì 24 gennaio 2012

Teaser Capitolo 19

Stai bene?”
Le sue mani volavano tra i suoi capelli.
“Ti sembra che stia bene?” Il suo tono mi colpì diretto in faccia.
Chiusi gli occhi e coprii la bocca con una mano così che niente di totalmente rude potesse volare fuori per ritorsione. Proprio quando pensai che il silenzio era la parte peggiore, mi dimostrò il contrario facendo lo stronzo completo. Lasciai cadere la mano e aprii gli occhi.
Sai cosa? Mi faro portare a casa da Liam. Puoi pranzare da solo.” Camminai all’indietro verso la mia macchina, ma Edward mi afferrò il braccio.
“Mi dispiace. E’ stata una mattinata dura. Non avevo realizzato quanto potesse essere difficile venire quei senza di lui.” Mi tirò tra le sue braccia e abbassò la testa così che la sua fronte si appoggiò quasi sulla mia spalla. “Mi dispiace.”
“Fuoco e ghiaccio, fuoco e ghiaccio. Non so mai cosa mi beccherò,”Mi lamentai.
Girò la testa e mi baciò la guancia con fare innocente. “Non capirò mai perchè mi sopporti.”
Eccolo qui.
“Perchè c’è un ragazzo lì dentro, che non è sempre così estremo, e lui mi piace molto.”
Sollevò le sopracciglia. “Ti piace solo lui?”
Metà della mia bocca si curvò all’insù. Sempre così insicuro. Edward era una contraddizione vivente. Forse e fin troppo sicuro di se all’esterno; vulnerabile e pieno di dubbi all’interno.
“Ho detto mi piace davvero"
Che ne pensate?
A presto

giovedì 12 gennaio 2012

Capitolo 18 e 2 Teaser

Le vacanze sono finite, ma dopo due settimane di feste e di sci, posso ritenermi soddisfatta e carica per ricominciare. Bando alle ciance, o ben due teaser pronti per voi.

Il primo


Pioveva il giorno in cui seppellimo Alec. Avevo come la sensazione che non facesse altro che piovere dal giorno in cui morì. Persino mentre il parroco parlava, tutto c’ò che riuscivo a sentire era il picchiettio delle gocce di pioggia che colpivano il telo di nylon che ci copriva. C’era un vento freddo e mordente che tagliava in mezzo, facendomi rabbrividire.

Edward era assolutamente stoico. Rimaneva in piedi rigidamente al mio fianco; schiena dritta, spalle quadrate, gli occhi sempre in Avanti. Non aveva versato una singola lacrima per tutta la settimana. Aveva pianto con la figlia di Alec quella notte al Pronto Soccorso, ma non si permise nessun’altro abbandono emozionale da quel momento.

Io, dall’altra parte, piangevo fino ad addormentarmi ogni notte. Piangevo per la perdita di un amico. Piangevo perchè mi sentivo in colpa. Non era stato Edward a morire, ed ero felice per questo. Ma principalmente piangevo perchè stavo perdendo la lotta per tenere a me l’uomo che amavo. L’oscurità stava prendendo il sopravvento. Non stava solamente fingendo, mi stava rompendo il culo.

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Teaser #2




Puntò la lampada su di me.” Edward tenne su la mano e strinse gli occhi, coprendosi occhi da una luce che non era lì. Era come se fosse tornado lì, nel seminterrato.

“Provai ad impedirgli di accecarmi. Non volevo che pensasse che fossi terrorizzato da lui. Ma lo ero. Per più di una settimana, aveva finto che non esistessi. Non poteva fingere oltre. Per lui era necessario che io non esistessi per davvero.”

Riuscii a sentire Edward cominciare a tremare. Forse per il freddo, ma qualcosa mi diceva che erano i ricordi che lo stavano facendo tremare fino al midollo.
“Tutto ciò che i bambini fanno è prendere. Prendere, prendere, prendere. Io presi di più. Ero arrogante ed egocentrico. La mia incapacità di fare ciò che mi veniva detto portava sempre mi madre lontana da lui. Alla fine, gliela avevo sostratta per sempre. Non poteva farmela passare liscia. Non poteva sopportare di lasciarmi continuare a respirare quando mia madre non avrebbe mai potuto respirare nuovamente.”

Aspetto di sapere cosa ne pensate.