
Story line: Helen Hamilton has spent her entire sixteen years trying to hide how different she is—no easy task on an island as small and sheltered as Nantucket. And it's getting harder. Nightmares of a desperate desert journey have Helen waking parched, only to find her sheets damaged by dirt and dust. At school she's haunted by hallucinations of three women weeping tears of blood . . . and when Helen first crosses paths with Lucas Delos, she has no way of knowing they're destined to play the leading roles in a tragedy the Fates insist on repeating throughout history. As Helen unlocks the secrets of her ancestry, she realizes that some myths are more than just legend. But even demigod powers might not be enough to defy the forces that are both drawing her and Lucas together—and trying to tear them apart. Quando ho letto il titolo Star-crossed, mi è subito venuta in mente la parola coniata da Sir William Shakespeare, per descrivere lo stato dei due innamorati più famosi al mondo, Romeo e Giulietta, nati sotto una cattiva stella e destinati a non poter stare vicini...e nemmeno lontani...
Helen ha sempre saputo di essere diversa, ma ha sempre avuto paura di scoprire quanto. La sua vita è sempre stata scandita dai monotoni ritmi dell'isola di Nantucket, nel Massachusetts, dove non ci sono tempeste perfette a comprometterne il tempo (scuola, lavoro saltuario nel negozio del padre, Jerry, uscite con Claire, sua migliore amica, esuberante “terremoto” dagli occhi a mandorla) ma cambia radicalmente quando la numerosa famiglia Delos si trasferisce lì dalla Spagna e gli adolescenti Lucas, Cassandra, Hector, Ariadne e Jason inizieranno a frequentare il suo stesso liceo. I Delos sono tutto tranne che tipici ed ordinari: i loro tratti distintivi sono fascino e bellezza inequivocabili, intelligenza e ricchezza a profusione. Un esotico diversivo che provoca curiosità e pettegolezzi in tutta la comunità, tranne in Helen che schiva e restia a mettersi in mostra per natura, prova solo fastidio per quello che reputa un clamore eccessivo. La semplice indifferenza si tramuta però inaspettatamente in odio viscerale quando per la prima volta le capita di incrociare lo sguardo con quello di Lucas Delos; una rabbia sconosciuta e incomprensibile la pervade e la spinge ad attaccarlo e a tentare con ogni mezzo di ucciderlo, davanti agli occhi di numerosi compagni ed insegnanti, sbalorditi da questo suo strano e repentino mutamento. Neanche Helen riesce a spiegarsi l’istinto mortale che si insinua in ogni sua cellula al solo sentir nominare i Delos. L’inquietudine e i timori si fanno sempre più palpabili quando le sue notti iniziano ad essere popolate da sogni inquietanti di sete e paura,desolazione e sfibranti viaggi senza meta, che al mattino diventano più che mai tangibili e reali. Neanche la luce del giorno porta però rassicurazioni: la visione terrificante di tre donne scarmigliate che piangono sangue e intonano lamenti funebri la perseguita ogniqualvolta incontra la sua affascinante mancata vittima; nemici invisibili le tendono agguati quando meno se l’aspetta, e proprio in una di queste sventurate occasioni è proprio Lucas a portarla in salvo. Questo gesto di generosità pone repentinamente fine alle ostilità e all’avversione e contemporaneamente alle allucinazioni angoscianti delle tre donne piangenti.
In questo splendido fantasy si narra l'amore tra i due personaggi principali, Helen e Lucas, costretti dapprima ad odiarsi per poi essere impossibilitati a lasciar crescere e sfociare il loro amore a causa di una maledizione che risale a millenni prima.
I protagonisti altro non sono che semidei diretti discendenti delle divinità elleniche. Assomigliano ai loro antenati, hanno i poteri che derivano dalla loro genie, sono forti, belli, veloci, e combattono una guerra dall'inizio dei tempi.
Per quanto mi riguarda mi sono affezionata in particolare alla ragazza protagonista, la bella e timida Helen, (la cui massima aspirazione sarebbe stata quella di diventare "invisibile" per attirare l'attenzione il meno possibile, ma che, ironia della sorte, è invece destinata all'esatto contrario) e alla sua migliore amica Claire (dal fisico minuto e di origine giapponese, riesce a dimostrare di essere la degna e leale amica che tutti vorrebbero avere. In più dimostra una simpatia e un carisma eccezionale). Ma l'effettivo punto di forza del libro sta nella storia vera e propria, che ha per oggetto la mitologia greca, in particolare la vicenda che vede come protagonisti l'amore tra Elena e Paride e la tragedia della guerra che scoppierà per causa loro! Chi già conosce bene e ama L'Iliade, l'Odissea e la meno famosa Orestea troverà questo romanzo assolutamente irresistibile!
La trama è anche ben strutturata, con molti intrecci e va avanti per quasi 500 pagine senza mai annoiare e senza risultare ripetitiva o scontata. Anzi, sarà proprio sul finale che se ne vedranno delle belle e tutte le carte in tavola precedentemente scoperte verranno rimescolate lasciando al lettore molti dubbi. Il finale infatti non è ben definito, ma viene volutamente lasciato semi-aperto, perché, essendo questo il primo libro di una trilogia, vuole lasciare la curiosità di come proseguirà la storia nei prossimi 2 libri.
Il mio voto è di 5 stelle con lode.
Josephine Angelini è originaria del Massachusetts ed è laureata alla New York University’s Tisch School of the Arts. Nonostante l’incredibile accoglienza ricevuta, è al suo esordio narrativo.
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